| MILANO (MF-DJ)--Vincenzo Consoli e' pronto a ridisegnare il perimetro di Veneto Banca per contenere i costi e guadagnare efficienza in un momento di mercato ancora particolarmente incerto. Negli ultimi anni il gruppo bancario di Montebelluna (Treviso), scrive MF, ha messo a segno una crescita robusta attraverso l'acquisizione di Carifac e Bim e ha progressivamente cambiato conformazione, adottando il modello della cosiddetta banca unica o "bancone", che permette di presidiare meglio i territori.... |
Adesso i vertici vogliono dare vita a un gruppo formato da un'unica banca italiana, dalle quattro controllate estere e dal polo del private banking che fara' capo a Bim. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, una tappa di questa semplificazione potrebbe essere una ristrutturazione prospettata nei giorni scorsi ai sindacati interni del gruppo.
Le linee guida del progetto ancora tutto da definire sono contenute in un'informativa appena recapitata alle parti sociali in base alla procedura ex articoli 18 e 19 del contratto nazionale. Nel documento i vertici di Veneto Banca annunciano azioni di contenimento di costi e recupero della redditivita' che potrebbero determinare 246 esuberi. Nel dettaglio, gli interventi riguarderanno soprattutto le direzione centrali di Montebelluna (dove sarebbero previsti circa 150 esuberi), BancApulia e Carifac. Sembra comunque che il gruppo sia intenzionato a fare il possibile per salvaguardare l'occupazione, ricorrendo agli strumenti del fondo di solidarieta' e alle nuove regole del contratto nazionale. Anzi, probabilmente cospicui sforzi si faranno per ottenere un reinserimento in azienda di parte del personale interessato dal provvedimento. Insomma il clima del confronto in atto sembra per il momento disteso e collaborativo, anche se i sindacati sono naturalmente molto attenti all'evolversi della situazione: "Ci impegneremo a effettuare con l'azienda un esame congiunto nel rispetto delle norme vigenti al fine di individuare tutte le possibili soluzioni perseguibili per ridurre al minimo le ricadute sul personale", spiega la Fabi, il principale sindacato del credito. "Siamo consapevoli che l'avvio della procedura in oggetto richiedera' da parte di tutti gli interessati la massima attenzione e sensibilita' per salvaguardare i livelli occupazionali, le aspettative degli stessi colleghi e le prospettive del gruppo".
red/lab
(END) Dow Jones Newswires
Le linee guida del progetto ancora tutto da definire sono contenute in un'informativa appena recapitata alle parti sociali in base alla procedura ex articoli 18 e 19 del contratto nazionale. Nel documento i vertici di Veneto Banca annunciano azioni di contenimento di costi e recupero della redditivita' che potrebbero determinare 246 esuberi. Nel dettaglio, gli interventi riguarderanno soprattutto le direzione centrali di Montebelluna (dove sarebbero previsti circa 150 esuberi), BancApulia e Carifac. Sembra comunque che il gruppo sia intenzionato a fare il possibile per salvaguardare l'occupazione, ricorrendo agli strumenti del fondo di solidarieta' e alle nuove regole del contratto nazionale. Anzi, probabilmente cospicui sforzi si faranno per ottenere un reinserimento in azienda di parte del personale interessato dal provvedimento. Insomma il clima del confronto in atto sembra per il momento disteso e collaborativo, anche se i sindacati sono naturalmente molto attenti all'evolversi della situazione: "Ci impegneremo a effettuare con l'azienda un esame congiunto nel rispetto delle norme vigenti al fine di individuare tutte le possibili soluzioni perseguibili per ridurre al minimo le ricadute sul personale", spiega la Fabi, il principale sindacato del credito. "Siamo consapevoli che l'avvio della procedura in oggetto richiedera' da parte di tutti gli interessati la massima attenzione e sensibilita' per salvaguardare i livelli occupazionali, le aspettative degli stessi colleghi e le prospettive del gruppo".
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